domenica 18 maggio 2008

shhhh...

il silenzio non è facile da condividere:riesco a goderne solo con quelle poche persone con cui sento di avere un dialogo "altro" dalle parole che riempiono con leggerezza un vuoto di conversazione, con coloro che non sentono il disagio di spartirsi la muta aria tra due teste indipendentemente vicine.
quasi sempre le parole sono necessarie e gradite ma ammetto che sento un vero sollievo, nella condivisione di uno spazio silente...di un'atmosfera più rarefatta di messaggi vocali.amo ascoltare parole non mie, studiarne la composizione e la scelta con gusto quasi chimico...

ma il silenzio è una visione, è un modo di essere, è personale ed intimo.avverto il donare il proprio silenzio come la ricerca di una comunione profonda, di un sentire condiviso che non neghi le parole, ma che le sublimi in lacci inauditi ed inaudibili.

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