martedì 27 gennaio 2009

Fiocco rosa (un padre)

sei tu ch'annerisci
la carta in centro
e spesso perdi
la pelle che sai.

chiedi che viva
e bruci, ma poi
t'annacqui
nascosto da
notte a notte.

vaso satollo,
lingua di loto,
tu pendi fosco su
forre affilate:

di tanto taci e
nulla chiedi del
primo, tuo genito
mattino.

mercoledì 21 gennaio 2009

"..Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un’altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te."

P. Salinas

lunedì 12 gennaio 2009

innocenza

dovrei e vorrei scrivere dell'innocenza, ma non so trovare chiavi mie, parole non già riarse.
i bambini, certo.
la neve, forse.
innocente è chi non procura danni, chi non nuoce.
e dunque chi potrebbe esser definito tale?forse l'innocenza non esiste più da tempo, o forse è un'invenzione letteraria...un termine puramente giuridico?

siamo tutti buoni tiratori, in fondo.
chissà quanti proiettili fumanti ho vicino al piede e quanti ancora in corpo,
che scambio per mal di testa.
e invece uno è quel silenzio, l'altro è quel ricordo, questo è l'assenza di contatto.siamo feriti e spariamo ancora, tutti, con la testa voltata indietro o fissa sulle scarpe.


"curva cocciuta
gira l'unghia a
grilletto e
m'insegue:
capovolta di viso
fa vuota la
vena e spara.

il corpo mi
chiude su mina
che confondo
malanno,

e curo:

non c'è neve
ch'anneghi o
smussi la spalla
solcata di soffi."