domenica 30 dicembre 2007

notte al mare

lancia intimi segni di sabbia
ad astri di lunaetreni.

appende nude parole ad un sasso
per non affogare della luce che viene.

assonnato, lo spirito infine sorride
e insieme canta.

il mattino lo sveglia
col mare nelle scarpe.

giovedì 27 dicembre 2007

di Italo Cavino

"La fantasia è un posto dove ci piove dentro"

lunedì 3 dicembre 2007

Perché nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi. E qualcuno - un padre, un amore, qualcuno - capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume - immaginarlo, inventarlo - e sulla sua corrente posarci, con la leggerezza di una sola parola, addio. Questo, davvero, sarebbe meraviglioso. Sarebbe dolce, la vita, qualunque vita. E le cose non farebbero male, ma si avvicinerebbero portate dalla corrente, si potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare. Farsi ferire, anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente umano. Basterebbe la fantasia di qualcuno - un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuole parlare. Strada clemente, e bella. Una strada da qui al mare.

A.Baricco

venerdì 16 novembre 2007

al cinema

siamo neri e bui
la verità del tuo petto che si alza
e il gorgo di bibita

lampi di pellicola a dirci ch'esistiamo, a volte

martedì 13 novembre 2007

"ek is lief vir jou"

la tua voce cola sul vetro e sui fogli, tra le lettere.
la mia guancia sonnecchia sul palmo caldo che non scrive.

venerdì 12 ottobre 2007

..

non so come vivere, oggi.
gli occhi distraggono i pensieri che avevo ordinato in code uguali e parallele e c'è una voce bassa che spella il cuore, lenta.
la finestra respira buio se il giorno soffoca, dietro tende pesanti.

guido un'auto blu e piango.
sarebbe bene applicare diverse geometrie,
fare tempi allungati e spazi d'insieme
ma non oso scegliere la punta.

resto muta e dolorante,
nascosta nel vuoto di un due.

martedì 9 ottobre 2007

certe notti in cui proprio non dormi

e cominci a pensare, a tracciare un percorso a ritroso nella tua vita..cerchi di attaccare un'etichetta ben scritta a quella giornata ma qualcosa si perde..il senso profondo di certi stati d'animo è sfumato, volatile.col tempo certi visi diventano macchie di colore su uno sfondo scuro..riesci ancora a far vibrare l'eco di una voce ma non ne cogli le parole.succede che ti trovi con gli occhi stretti,nel buio, a sforzarti di ritrovare il taglio della bocca o a ricostruire il tavolino su cui appoggiavi i gomiti, sognante.i particolari scappano via come sassolini nella corrente..cio' che lasciano è un'impressione profonda e gioiosa che ci piace ricostruire, quando proprio non riusciamo a dormire.

domenica 23 settembre 2007

martedì 4 settembre 2007

un pensiero scritto a luglio..

incredibile quanta forza richieda un sorriso
quanta abnegazione necessiti il credere in un sentimento.

occorre negare l'esigenza dell'immediato
e comprendere prospettive ampie,
pur colmandole di senso attraverso immagini minute,
note,notti,
parole,occhi.

il corpo si arcua
come ad abbracciare
tutti i giorni insieme
come a benedire ogni istante.

solo nell'acqua non piango
perchè nell'acqua sei.
balliamo ancora.

torni il 16-riflessioni

La corazza è già su, almeno a metà.
vedrai che anche stavolta qualcosa ti tratterrà giù.
vedrai che te ne pentirai in silenzio.
vedrai che scoprirò di essermi sentita troppo sola in questi mesi
e che una parte di me ti odierà, almeno un po'.
aspetto che salti fuori l'imprevisto...non credo alle parole.
Tu che cambi il corso della tua vita per un "noi" appena nato ed io che tremo.
prego che vada dritto,
che la paura muoia
che non abbiamo chiesto troppo al destino.

lunedì 2 luglio 2007

"come stai"

D’ irregolare profilo è l’idea
Di cui non amo le lettere
Di cui non scovo sosia sé-dicenti
Né mie comode trasverse.

La stanza suona e affoga
Su tagli di stampa sbiaditi:
Le stoffe si confondono
Se non c’è tocco.

Agito le mani
E spero la magia:
un muto cielo acceca
il complice coniglio.

mercoledì 6 giugno 2007

"Fai teatro"

Se cricchia la cornice insonne
l'aviatore lesto intasca
le cupree onde
ed irrompe archeggiato.

Il mantice feroce sveste
le naiadi da giacche branchiate,
disserrando impacci purpurei
su ieratiche nenie pagane.

Di malavoglia sui selci schianti
e mastichi che ancora sospesa stai,
ma dal fondo del catino respira
il trocaico plauso al tuo "colpo di stato".

mercoledì 30 maggio 2007

"I'll be waiting"

Da un treno assonnato
entra la finestra del mare
e l'orizzonte s'accascia
sui vapori di ritorno.

Il volo è per
la strabocchevole scatola
di dimensioni annuali,
non per la radice d'ansia.

Non ancora cento

sono i sassi su cui
assorta saltello
con piede appuntito.

Dieci, forse più,

sono i segni
che lascio amaranto
sul legno paziente.

venerdì 25 maggio 2007

Estate

C'è un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce, che cuoce adagio
la sua terra.
È una luce che sa di mare.
Tu respiri quell'erba. Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo.
Ho veduto cadere
molti frutti, dolci, su un'erba che so,
con un tonfo. Cosí trasalisci tu pure
al sussulto del sangue.
Tu muovi il capo
come intorno accadesse
un prodigio d'aria
e il prodigio sei tu.
C'è un sapore uguale nei tuoi occhi
e nel caldo ricordo.
Ascolti.
La parole che ascolti ti toccano appena.
Hai nel viso calmo un pensiero chiaro
che ti finge alle spalle la luce del mare.
Hai nel viso un silenzio che preme il cuore
con un tonfo, e ne stilla una pena antica
come il succo dei frutti caduti allora.

C.Pavese

giovedì 10 maggio 2007

"Sorpresa"

sono fuoco d'ombra
petali come viva mucosa
in velluto carminio.
mi fissano altere,
attendono lo stupore
ed il bacio.

mercoledì 18 aprile 2007

"Bimba di Stella"

Mi viene il dubbio
d'averti già scorto
tra carte imbiancate
affrante da ceneri d'abete.

Sei la corsa di pieghe azzurre:

Nel cubo dei pirati
hai il calco di denti tra l'erba
e la colonia di stelle di sale.

Voce piccola
bimba di Stella,
se ingrandissi la mano
vorresti sognarmi?

martedì 17 aprile 2007

"Echoes"

Sei l'inchiostro-rosso e netto-
che solerte mi assedia
while I'm fidgeting at the rental
of witty rigmaroles.

Avviti donne strambe
all'albero del sottobicchiere
and dishearten my daring soldiers
by twining round their shots.

I'm waving "Hello!" from the top of antiquities
and you send me the trajectories of sharks
in the grains of a warm ocean
where Santa sledges a surf.

"Much ado about nothing" è
il nobile epitaffio sulla tua t-shirt:
sei il riflesso che uccide Medusa
chiamandola "Approachable Venus".

mercoledì 21 marzo 2007

....splendida...

M'hanno portato una conchiglia
Dentro le canta un mar di mappa
Il cuore
mi si riempie d' acqua
con pesciolini d' ombra e d'argento
M' hanno portato una conchiglia.


F.G.Lorca
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.


A.Merini

martedì 20 marzo 2007

da "non si muore tutte le mattine"-da tenere per i giorni in cui la Bellezza sarà stata offesa

"vuoi essere i miei occhi? voglio che tu lo sia"gli disse lui."d'ora in poi ti chiedo che sia così.Ah, non farmene vedere più, non farmene ferire più! appoggia le tue mani. coprimi gli occhi! voglio che tu sola mi dica cosa vedere.che tu mi dica Guarda!e tu dica Non guardare!..tu devi essere i miei occhi.Ti curerai solo di quello che non me li crepa."Passava con quelle barche il chiasso, e la festa, come passa la gioventù. Il matrimonio, gli sposalizi, la festa delle voci mai più udite, le voci di cui si era privato.Passò come una tentazione, un rimpianto. Con buonumore, perfino...a quel punto aprì un poco gli occhi solo per vedere lei.

V.C.

lunedì 19 marzo 2007

Hello?

affollo di neve le tasche
e scaglio piume sull'ombra
cava di te, che recita
di gigli e carmi sabbiosi.

riposi sulla réclame
delle ore in cui c'impigliammo:

difficle è la pietra
fiacco il remigrare.

il trapezista

il bazar dell'oblio equatoriale
arrotonda bocche per esangui,
mentre globi neri ammiccano
da simmetrici vettori d'aria.

sulle funi frangono
gli impiastri delle note
e la lutea membrana
soffre il rullo d'attesa.

l'arco di nasi al cielo
ti scioglie dal legno salmastro:
"sono specchio di grida carminie
o grave in abissi reticolari"

cosa ti manca?

circadiane negazioni
annegano la vampa remota
e trovano le reti vuote
d'inedite astrazioni.

antiche pellicole di sole
addormentano le crepe
ma figliano profili d'acciaio-
per me-sul muro d'orizzonte.

il timpano-tua eco di mare-
nell'orbita si tende e
"serrare le palpebre e svegliarmi"
è la risposta che l'offende.

primo, inaspettato, post

hops....ho un blog!
mai cosa fu fatta con più incoscienza:volevo solo lasciare un commento alle poesie di Alessandro e questo era l'iter necessario.
in fondo, l'idea mi piace...anche se sa un po' d'esibizionismo. che motivo c'è di scrivere qui, quando sono diario-munita e penne-dotata??
non trovo altre risposte se non la vanità e la necessità di ricevere consensi, al fine di legittimare l'esistenza di certe spinte interne...di vortici che cercano una via, una forma.
io non sono capace di scrivere Poesia, lo so bene.
cio' che più m'imbarazza, ora, è il ricordo della mia immagine china sui fogli, una settimana fa.. e della mia voce tremante che voleva assumere toni più consoni, che somigliassero a quelli che adotta quando la mia anima è completamente assorbita dalle parole di Sylvia Plath, ad esempio.
forse è la consapevolezza di non sapere, di non potere, che mi frega..leggo parole vuote, asettiche...erano nate da me, figlie del pensiero in fieri ma appassionato, ma al mio cospetto sono diventate "altre".
E' su questa processo che voglio riflettere....nella speranza di arrivare ad un giorno in cui amerò quei versi ed essi ricompenseranno un tale attaccamento provocando in me l'estasi.