"vuoi essere i miei occhi? voglio che tu lo sia"gli disse lui."d'ora in poi ti chiedo che sia così.Ah, non farmene vedere più, non farmene ferire più! appoggia le tue mani. coprimi gli occhi! voglio che tu sola mi dica cosa vedere.che tu mi dica Guarda!e tu dica Non guardare!..tu devi essere i miei occhi.Ti curerai solo di quello che non me li crepa."Passava con quelle barche il chiasso, e la festa, come passa la gioventù. Il matrimonio, gli sposalizi, la festa delle voci mai più udite, le voci di cui si era privato.Passò come una tentazione, un rimpianto. Con buonumore, perfino...a quel punto aprì un poco gli occhi solo per vedere lei.
V.C.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento