lunedì 19 marzo 2007

il trapezista

il bazar dell'oblio equatoriale
arrotonda bocche per esangui,
mentre globi neri ammiccano
da simmetrici vettori d'aria.

sulle funi frangono
gli impiastri delle note
e la lutea membrana
soffre il rullo d'attesa.

l'arco di nasi al cielo
ti scioglie dal legno salmastro:
"sono specchio di grida carminie
o grave in abissi reticolari"

Nessun commento: