mercoledì 21 marzo 2007

....splendida...

M'hanno portato una conchiglia
Dentro le canta un mar di mappa
Il cuore
mi si riempie d' acqua
con pesciolini d' ombra e d'argento
M' hanno portato una conchiglia.


F.G.Lorca
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.


A.Merini

martedì 20 marzo 2007

da "non si muore tutte le mattine"-da tenere per i giorni in cui la Bellezza sarà stata offesa

"vuoi essere i miei occhi? voglio che tu lo sia"gli disse lui."d'ora in poi ti chiedo che sia così.Ah, non farmene vedere più, non farmene ferire più! appoggia le tue mani. coprimi gli occhi! voglio che tu sola mi dica cosa vedere.che tu mi dica Guarda!e tu dica Non guardare!..tu devi essere i miei occhi.Ti curerai solo di quello che non me li crepa."Passava con quelle barche il chiasso, e la festa, come passa la gioventù. Il matrimonio, gli sposalizi, la festa delle voci mai più udite, le voci di cui si era privato.Passò come una tentazione, un rimpianto. Con buonumore, perfino...a quel punto aprì un poco gli occhi solo per vedere lei.

V.C.

lunedì 19 marzo 2007

Hello?

affollo di neve le tasche
e scaglio piume sull'ombra
cava di te, che recita
di gigli e carmi sabbiosi.

riposi sulla réclame
delle ore in cui c'impigliammo:

difficle è la pietra
fiacco il remigrare.

il trapezista

il bazar dell'oblio equatoriale
arrotonda bocche per esangui,
mentre globi neri ammiccano
da simmetrici vettori d'aria.

sulle funi frangono
gli impiastri delle note
e la lutea membrana
soffre il rullo d'attesa.

l'arco di nasi al cielo
ti scioglie dal legno salmastro:
"sono specchio di grida carminie
o grave in abissi reticolari"

cosa ti manca?

circadiane negazioni
annegano la vampa remota
e trovano le reti vuote
d'inedite astrazioni.

antiche pellicole di sole
addormentano le crepe
ma figliano profili d'acciaio-
per me-sul muro d'orizzonte.

il timpano-tua eco di mare-
nell'orbita si tende e
"serrare le palpebre e svegliarmi"
è la risposta che l'offende.

primo, inaspettato, post

hops....ho un blog!
mai cosa fu fatta con più incoscienza:volevo solo lasciare un commento alle poesie di Alessandro e questo era l'iter necessario.
in fondo, l'idea mi piace...anche se sa un po' d'esibizionismo. che motivo c'è di scrivere qui, quando sono diario-munita e penne-dotata??
non trovo altre risposte se non la vanità e la necessità di ricevere consensi, al fine di legittimare l'esistenza di certe spinte interne...di vortici che cercano una via, una forma.
io non sono capace di scrivere Poesia, lo so bene.
cio' che più m'imbarazza, ora, è il ricordo della mia immagine china sui fogli, una settimana fa.. e della mia voce tremante che voleva assumere toni più consoni, che somigliassero a quelli che adotta quando la mia anima è completamente assorbita dalle parole di Sylvia Plath, ad esempio.
forse è la consapevolezza di non sapere, di non potere, che mi frega..leggo parole vuote, asettiche...erano nate da me, figlie del pensiero in fieri ma appassionato, ma al mio cospetto sono diventate "altre".
E' su questa processo che voglio riflettere....nella speranza di arrivare ad un giorno in cui amerò quei versi ed essi ricompenseranno un tale attaccamento provocando in me l'estasi.