Agli scuri stende
un lungo giallo che
difende test'e denti
dal raffio d'acquerello
e lo diluisce in faccia.
L'orizzonte chimico
del giorno è variabile
puntuta di lampi
nucleari, è mito
mal'incapsulato.
"Nel suo letto
c'è un fagotto
che lo fissa
buio e zitto.
Non ha gambe
non ha braccia
dice sia la
Bianca Faccia!
Che si gira, gonfia
eppoi guaisce:
di tante "o"la
bocca gli ferisce.
L'insonne sta..
e sbuffa il doppio
nella stanza
color dell'oppio".
All'alba svolge
la veglia in versi
azzimati, poi punge
la tela urbana
e ride di specchio.
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